venerdì 30 marzo 2012

Muffin zucca & cannella al grano saraceno

La Laureata

E' finita. finalmente è finita. Ufficialmente masterizzata!!! Eh si perché una triennale e una specialistica non mi bastavano... Ed ora... ufficialmente entrata a far parte degli ex studenti!! Oh che liberazione! Effettivamente devo ammettere che degli anni universitari ho copiosamente goduto, ma a 27 anni suonati forse era il caso di rendersi conto che non si può essere studentesse tutta la vita. Ebbene, ora sono ufficialmente lavoratrice e basta! Sempre stagista, non temete, ma almeno non ho più quella sensazione di "sospensione" nella quale sguazzavo, rimandando sempre l'idea di dover accettare che adesso si lavora!!!!
Ma bando alla ciance... per gentil concessione dei miei capi ho avuto la possibilità di stare a casa sia mercoledì - giorno prima del grande giorno - che il pomeriggio del grande giorno.
E che ho fatto? Beh in teoria il giorno prima sarebbe stato il caso di preparare il discorso, cosa che ho fatto, più volte, durando in media 4 minuti. Fuori il sole, io nel panico latente, insomma alla fine ho trovato copiose VALIDISSIME alternative pur di non mettermi davanti al computer a ripetere la mia presentazione. Volete sapere le alternative?
1) fare un spesa della quale non avevo minimamente bisogno
2) fare dello shopping che forse non era il caso che facessi
3) cucinare dei dolci che non avrei mangiato, non essendo domenica
4) pulizie di primavera con conseguente cambio degli armadi
5) sostituzione del piumone invernale con coperta più leggera, visto i 27 gradi di oggi...

Ovviamente ho fatto TUTTE queste cose, che mi hanno relativamente impegnato la giornata, se non mi fossi trovata davanti a un "piccolissimo" ma non indifferente disagio: a causa della sovrabbondanza della spesa, il mio frigo (povero, è provatissimo) straripava... quindi che fare? Mi metto a ripetere il discorso o faccio un'operazione di bene e metto in salvo il frigo?
Ma ovviamente la seconda!!! Mai abbandonare un frigo in difficoltà.
Quindi.. lo apro e mi salta subito all'occhio la zucca. Che io adoro. Dolce, salata, al forno, in padella, al vapore, nelle zuppe, da sola.. insomma comunque la cucino, mi piace.
Quindi..considerando che nn è domenica e nn posso mangiare liberamente, come posso sfruttare la zucca? 
Ma inventiamoci dei muffin di autoincoraggiamento per il grande giorno!!!
Dietetici, ovviamente.
Mi metto, come mio solito a spulciare dai 2 ai 3 cento blog, combinazioni di ricette, rivisitazioni e calcoli quantistici per arrivare a trovare la ricetta che mi soddisfaceva a livello di conteggio calorico. Vi premetto che il mio metro di giudizio per le calorie dei dolci ha come punto di riferimento la barretta Kellogg's da 80 Kcal. A volte mi concedo uno dei Cereal Yo Vitasnella, da 115 Kcal..ma indicativamente la mia colazione nn supera mai questo conteggio.
Sbircio nel mio armadietto delle farine e cosa vedo? Farina di grano saraceno..mmmm buona... mai aperta... proviamola... (aaaa i pizzoccheri...)... cmq... mi metto con minuziosità a preparare tutti gli ingredienti... parto con la realizzazione e ci butto anche un po' del mio! Volete sapere cosa ne è venuto fuori?
Pronti!!!

I muffin del perfetto laureando - la colazione del plurilaureato


Categoria: Dolce
Difficoltà: Facile
Tempo di preparazione: 20 min
Tempo di cottura: 20 min
Quantità per: circa 9 muffin di dimensioni medie (circa 50 gr l'uno)


Kcal Totali: 753 

Kcal per porzione (9):  83,6*



* il conteggio calorico varia in base alla dimensione degli stampini e/o in base agli eventuali ingredienti aggiunti/modificati


Ingredienti:

Farina 00: 100 gr - Kcal 345
Farina di grano saraceno: 50 gr - Kcal 163
Polpa di zucca (cotta): 250 gr - Kcal 45
Dolcificante: 20 gr - Kcal ---
Latte (Weightwatchers): 60 ml - Kcal 20
Olio di semi - 20 gr: Kcal 180
Cannella: qb - Kcal ---
Noce moscata: qb - Kcal ---
Lievito per dolci - 1/2 bustina - Kcal ---
Bicarbonato: la punta di un cucchiaino - Kcal ---

Kcal totali: 753

Procedimento:

Per prima cosa prendiamo la nostra bella zucca e cuociamone la polpa a vapore. Pesiamone, una volta raffreddata 250 grammi e riduciamola a purè schiacciandola con una forchetta.
In una terrina mescolare le due farine con il bicarbonato, il lievito, la cannella, un pizzico di noce moscata e il dolcificante.
Aggiungiamo l'olio e il latte e mescoliamo bene il tutto.
Da ultimo aggiungiamo il purè di zucca.
Amalgamiamo con cura il tutto fino a ottenere un composto omogeneo sull'arancioncino andante.
Versiamo l'impasto ottenuto nelle formine (dovrebbero venirne fuori circa 9, o 10, in base alle dimensioni) e inforniamole a 180° per circa 20 minuti. Vale sempre la regola che ogni forno ha le sue esigenze, quindi regolatevi con il vostro!
Quando saranno leggermente dorati in superficie e per la cucina si sprigionerà un delizioso ed invitante profumino, saranno pronti.
Toglierli dal forno e lasciarli intiepidire. Resistete alla tentazione di sbranarli famelicamente all'istante...ricordatevi sempre che l'attesa aumenta il desiderio...ma soprattutto.. LA FAME!!! 

Ed eccoli qui, in tutto il loro meraviglioso splendore...e la prossima volta io ci metto pure più zucca!!! :-)









E adesso...beh adesso mi vado a godere il mio primo weekend da lavoratrice full time!!! :-)
La canzone perfetta? Direi quella che mi ha accompagnato tutte le sante mattine degli esami: in preda a crisi di ansia, saltando sul letto cantando.....



Billy Idol - Dancing with myself

Buon weekend a tutti...e fate colazione con questi muffin, a me ha portato fortuna.....ho finitoooooo, libri universitari, addio per sempre!!!!!!




lunedì 26 marzo 2012

Sua Focacciosità l'uvezza.

Thanks God It's Monday

Ok, non ridere. Si, ho proprio scritto Thanks God It's Monday. Reduce da un weekend all'insegna delle seguenti variabili:
1) stesura di un improbabile discorso di laurea (AIUTOOOO)con conseguente venerdì sera di clausura
2) nonna papera day VII (o forse è l'VIII, ma non ve ne ho ancora parlato quindi poco importa)
3) sabato sera al Magnolia alla serata Maledetta Primavera
4) cambio dell'ora (quell'ora di fuso orario è sempre destabilizzante)
5) cena al Temakinho (mmmmmmm che buonooo), amaro in colonne, notte INSONNE 
6) evento aziendale di 8 ore con tacco 12 e disagi ai piedi (ammetto di essermi codardamente cambiata le scarpe con le ballerine di emergenza approfittando del buio in sala per un video proiettato. sono pessima, ma ero a rischio COLLASSO.

Comunque, meno male che è lunedì così magari dormo!!!!
Un'assurda combinazione delle variabili sopra elencate mi hanno indotto a sbirciare a tempo perso nelle ricette di Giallo Zafferano... finché non mi cade l'occhio su una ricetta che mi conquista subito, amore a prima vista: La Focaccia All'Uva. 
Corro subito al supermercato a prendere gli ingrediente, che ovviamente trovo in parte e mi dico: Ok, ci metterò del mio, poi vedo, ma si tanto va bene uguale. 
E sapete che vi dico? Non solo va bene uguale, ma forse è anche meglio!!!
Ed è con sommo gaudio che vi presento una nuova amica delle nostre colazioni (incredibilmente ma vero) dietetiche...

SUA FOCACCIOSITA' L'UVEZZA



Categoria: Dolce
Difficoltà: Media
Tempo di preparazione: 3 ore e 30 (compresa la lievitazione)
Tempo di cottura: 50-60 min
Quantità per: circa 45 quadretti di dimensioni medie (per copiose persone)

Kcal Totali: 1622,45 
Kcal per porzione (circa 45):  36,05*

*Si, avete capito bene, sono proprio così poche, quindi si può tranquillamente mangiarne 2 o 3 quadrotti, o tagliarne uno più grosso, o aggiungere un po' di zucchero se vi piace più dolce (io amo i dolci poco dolci, son fatta strana!!!)... questa focaccia è geniale!!! L'apporto calorico varia in base alle dimensioni e al numero dei quadrotti che ottenete 

Ingredienti:

Olio di Oliva: 4 cucchiai (circa 45 gr) - Kcal 405,45
Uva (per me mista bianca e nera): 800 gr - Kcal 480
Zucchero di canna: 100 gr - Kcal 392
Acqua tiepida: 250 ml - Kcal ---
Farina 00 (o quella che preferite) - 500 gr: Kcal 345
Lievito di birra - 1 bustina: Kcal ---

Kcal totali: 1622,45

Procedimento:

Sciogliere il lievito in poca acqua tiepida con un cucchiaino dello zucchero a vostra disposizione; mescolare e far riposare per 5 minuti. Unire il lievito sciolto alla farina e impastare bene aggiungendo la rimanente acqua a poco a poco. Lavorare l'impasto in maniera CERTOSINA, più a lungo si lavora, meglio si amalgama, più morbida viene. Formare una palla, porla in una ciotola leggermente infarinata, coprire con un panno e porre a lievitare in un luogo caldo per almeno un paio d'ore.
Al raddoppio dell'impasto, prelevarlo, e aggiungere 50gr dai rimanenti di zucchero di canna. Lavorare l'impasto lavorandolo bene. Unire due dei 4 cucchiai di olio evo, e amalgamare l'impasto. A questo punto dividiamolo in due, e stendiamo l'impasto con un matterello fino a 1 cm di altezza.
Porre la base della focaccia in una teglia a bordi alti precedentemente foderata di carta da forno.
Spargere metà degli acini d'uva precedentemente lavati e tagliati a metà. Aggiungere metà dello zucchero rimanente, cospargendo bene tutta la superficie dell'uva. 
Ricoprire con la seconda base di impasto, chiudere bene i bordi, bucherellare qua e là con una forchetta e distribuire i rimanenti acini d'uva su tutta la superficie. Spolverare con lo zucchero rimanente e irrorare con i due cucchiai di olio rimanente.
Infornare a 180° per circa 50-60 minuti, ma ogni forno è un universo a sé quindi regolatevi voi. La focaccia deve risultare dorata in superficie, ma non bruciare altrimenti diventa pura roccia!!!
In pratica è pronta quando l'uva in superficie inizia a sfrigolare e l'impasto risulta dorato.
Sfornare, lasciar intiepidire e tagliare in copiosi quadrotti.

A me a dire il vero ne sono venuti fuori una quantità delirante, tipo 45, ma regolatevi voi con le dimensioni. 
La cosa geniale è che visto che i quadrotti sono così tanti, l'apporto calorico di ciascuno si riduce, quindi la nostra focaccia all'uva mista è un'ottima amica della colazione!!! E' star morbida, croccantina fuori e soffice e sugosa dentro, grazie all'uva!!!
Io l'ho trovata spettacolare, vorrei rifarla e mettere ancora più uva, e magari l'uva fragola, che è la mia preferita!
In ogni caso... ecco a voi la nostra nuova migliore amica della colazione!!!










Che dirvi, è davvero deliziosa... è ottima, io nn riuscivo a smettere di bramarla, e ammetto che nella mia domenica libera dalla dieta ne ho sbocconcellati non so quanti pezzi. Davvero una validissima alternativa mattutina alle patetiche barrette di cereali (che cmq creano dipendenza estrema)... E sabato prossimo... la rifaccio con qualcos'altro!!! God bless the FOCACCIA! Se il McDonald può avere "sua croccantezza il Crispy Mc Bacon (ssshhh, non esiste!!!), non vedo perché noi per colazione non possiamo concederci "Sua Focaccezza"!!!!

Canzone droga della settimana?? Indovinate??? MA DENTE!!! (quanto è carino!!!!!)

A voi.
Buon lunedì (Evvai si dorme!!!!!)

Dente - Scanto di Sirene

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sabato 17 marzo 2012

Crostata Cioccolato e Pere

In amore e in guerra - io aggiungerei anche "sotto tesi" - tutto è lecito


E invece di scrivere la tesi......ecco cosa faccio!!!!
In realtà questa ricetta dovrebbe chiamarsi "Il cioccolato ama le pere"...perché trovo che uno degli abbinamenti migliori esistenti nel mondo del cibo sia il cioccolato con le pere... E' un trionfo di delizia, è irresistibile... soprattutto sotto forma di crostata.
Diciamo che questa ricetta va NECESSARIAMENTE e RIGOROSAMENTE esclusa dalle ricette dietetiche alle quali vi ho abituati... ma ho COPIOSE e validissime motivazioni:
1) Questa crostata mi è stata commissionata da una cara amica, la Borro. E non potevo certo sottrarmi... in amicizia e in amore (!?!?) tutto è lecito. Anche le calorie.
2) Lunedì è la festa del papà, nonché il compleanno della mia mamma...
3) E' sabato sera, ci sono 19 gradi, ci sono 300000 serate che mi piacciono in giro a Milano, e io sono in casa, a ultimare la tesi. Che amarezza. Necessito consolazione.
4) Domani è domenica...e la domenica è il giorno libero... e una fetta di torta (magari non mangiamone mezza) ce la si può concedere.
5) Questa meraviglia è veramente fotogenica.

Considerando tutte queste ragioni (o autoconvinzione - chiamiamola col suo nome - che DEVO  mangiarla), direi che domani potrei anche pensare di mangiarne un po'. E anche voi. Nel vostro giorno libero. 
Problema: la torta è una, e le persone alle quali è destinata sono tre: (mamma&papà e la Borro). 
Soluzione: tagliamola a metà... non me ne vogliate, ma non avevo gli ingredienti per farne due, e le mie condizioni di abbrutimento (sono in pigiama da circa 24 ore) mi impedisce di andare al supermercato, in quanto potrei essere scambiata per una homeless sotto tesi.
Cmq.. onde evitare che cambi idea ogni 10 minuti eviterò il conteggio calorico, prima che ci viene un infarto a tutti, ma lo faccio volentieri...perchè quando ci si concede una fetta di torta, basta ormai il dado è tratto... sapere quante calorie stiamo ingerendo rovinerebbe il momento. Quindi, al diavolo, se la mangio la mangio senza pensarci!!! (Vi prego chi mi ama mi segua, così mi sento meno in colpa!!)
Ma passiamo alle cose serie...
questa ricetta l'ho copiata spudoratamente dal blog "Dulcis in furno", e come vedrete anche le foto sono decisamente MOOOOLTO simili, però mi è proprio piaciuta, anzi colgo l'occasione per fare i complimenti all'autrice delle foto e della crostata, anche perché è ovviamente più bella della mia!!! 
Però una cosa è certa: è sicuramente strabuona!!!!!

A sto punto non resta che condividere con voi "il peccato":


When Chocolate meets pears




Ingredienti

Per la Pasta Frolla:
240g di farina
90g di zucchero (meglio se fino)
100g di burro freddo a pezzi
1 uovo
1 pizzico di sale
1 cucchiaino di lievito in polvere

Per il Ripieno:

150g di burro
90g di cacao amaro
2 uova
200g di zucchero (per me di canna)
90g di farina
2 cucchiai di rum (o vanillina) (io ci ho messo il mio adorato ronmiel portato direttamente da Siviglia)
3-4 pere mature ma sode (le mie erano grandi, ne ho usate 2, e la terza l'ho fatta a pezzettini e messa nell'impasto)
1 cucchiaio di zucchero (per me sempre di canna)
Zucchero a velo per cospargere (io non l'ho messo perché non mi fa impazzire)


Preparazione

Prepariamo la pasta frolla (ricetta con foto passo passo qui): impastiamo rapidamente tutti gli ingredienti, formiamo la palla, la avvolgiamo nella pellicola e la lasciamo riposare in frigo per almeno 20'.
Prepariamo il ripieno: Sbucciamo le pere e tagliamole in quarti. Cuociamo al microonde finché non saranno tenere, mettiamole su una gratella a raffreddare. In un pentolino, fondiamo  il burro, uniamo il cacao poco per volta e mescoliamo continuamente. Montiamo le uova con lo zucchero, uniamo il composto al cacao, il rum e la farina.
Stendiamo la posta frolla sulla spianatoia infarinata e rivestiamo lo stampo (con il solo fondo coperto di carta forno). Coaspargiamo il fondo con il cucchiaio di zucchero e adagiamo sopra le pere. Versiamo il composto al cacao. Tagliamo l'eccesso di pasta frolla in modo da avere un bordo che superi di 1cm il ripieno. 

Inforniamo a 190° per circa 1h (io ho usato il forno a gas), facciamo la prova stecchino. Cospargiamo con lo zucchero a velo e serviamo.


















Non è meravigliosa??
E domani c'è la prova-assaggio... ma sono sicura che non mi deluderà!!!

Alla fine tutto ciò è nato da una richiesta... quindi vorrei dedicare questa torta alla Borro, senza dire altro, solamente chiudendo con questa canzone, dedicata sempre a lei.
"Ci allontaniamo e poi ci ritroviamo più vicini"..

A te, 
Grazie Borro.


Lucio Battisti - La collina dei ciliegi

R




mercoledì 14 marzo 2012

I noodles "a caso", decisamente "a caso".


La laureanda.
Si, ebbene si... tra meno di una settimana consegnerò la mia terza, ed ultima (spero) tesi.
Mi laureo, di nuovo. Anzi, mi masterizzo, per la precisione. E questa è la settimana prima della consegna della tesi. Disagio estremo. Poco tempo, ansia, panico, crisi isteriche. Desiderio di lanciare il computer dalla finestra e ribrezzo per quello che si è scritto finora. Mi si prospetta davanti un weekend davvero avvilente: chiusa in casa a scrivere, le ultime, si spera, correzioni. La condizione esistenziale dello studente sotto tesi presenta delle caratteristiche comuni, che negli anni non sono mai cambiate:
- ci si ritrova sempre con l'acqua alla gola,
- si passano intere serate a fissare una pagina Word vuota
- si cancellano compulsivamente le poche righe scritte (spesso senza senso)
- si continua a salvare il documento e auto inviarselo sulla mail (sai com'è non si sa mai che mi si cancella tutto, cioè le 4 righe che ho scritto finora)
- facebook diventa il tuo migliore amico
- una sensazione di apatia, insofferenza e totale disagio psico-fisico ulteriormente accentuato da questo anticipo di primavera che sta scaldando Milano.

Ovviamente queste premesse hanno delle conseguenze: la voglia di studiare diminuisce in maniera inversamente proporzionale all'aumento della temperatura, e all'allungarsi delle giornate. Ma chi c'ha voglia di stare in casa quando fuori si sta così bene?
Senza contare che poi io sono in ufficio dalle 9 alle 18, e quindi il poco tempo che mi rimane per vivere si estingue nel weekend, che devo purtroppo passare in casa! Quindi, risultato? la dispensa piange!! E come si fa a mangiare? ovviamente si cerca di tirare insieme tutto quello che si trova in giro negli armadi (magari sepolto dietro qualche confezione di pasta mezza vuota), e si fa affidamento sul rifornimento vegetale presente nel frigo (nel mio caso un gambo di sedano e un'ananas,non chiedetemi perché nel mio frigo ci fosse un'ananas).
Comunque.. sabato, apro la dispensa, fiduciosa, e che ci trovo? una confezione di quei noodles essiccati cinesi (o giapponesi, mai capito), che tanto mi piacciono.
e come li cucino? semplice...con tutto quello che trovo in giro!!
Ecco.. mettiamo insieme tutto... tanto alla fine le opzioni sono due: o fa schifo, o è buonissimo!
Avrete capito che nonostante l'improbabile, e a tratti discutibile abbinamento di ingredienti a caso che vi propongo ora è venuto fuori un piatto che mi ha lasciato a bocca aperta (letteralmente), perché era qualcosa di delizioso. (incredibile ma vero!) 
quindi visto che questa ricetta totalmente dettata dalla causalità è molto in linea con il mio stile di vita, perché non proporvela? 
Tranquilli, sono consapevole della reazione che avrete nel leggerla, ma ci assicuro che il risultato finale è ottimo!!!!
Ah, ovviamente io, essendo sotto tesi e costretta a una forzata clausura che mi concede solamente l'ora d'aria sul terrazzo in pausa pranzo, ho deciso di consolarmi aggiungendo i due ingredienti aggiuntivi che ho dichiarato a fine ricetta (omessi dal conteggio calorico)..
Ora, visto che la pagina del capitolo 3 della tesi è ancora vuota e questo post invece è a dir poco logorroico, bando alla ciance, a voi la ricetta dei miei:

NOODLES A CASO









Categoria: Primo


Difficoltà: Facile
Tempo di preparazione: 20 min
Tempo di cottura: 15 min
Quantità per: 2 persone

Kcal totali: 441
Kcal per porzione:220,5* 


*il conteggio calorie varia leggermente in base alla quantità di acqua che il prodotto assorbe durante la cottura. I valori nutrizionali indicano infatti che per 100 gr di prodotto GIA' COTTO l'apporto calorico sia 103. Considerando che il peso aumenta di circa 3 volte a causa dell'assorbimento dell'acqua di cottura le Kcal totali risultano circa 300. 

Ingredienti:

  • Noodles istantanei: 100 gr – Kcal 300 circa
  • Fagiolini: 100 gr – Kcal 20
  • Ananas a cubetti: 100 gr – Kcal 40
  • Funghi Champinion: 100gr – Kcal 21
  • Sedano: 100gr – Kcal 15
  • Cipolla Rossa: 40 gr – Kcal 10
  • Carote: 100gr – Kcal 35
  • Salsa di soia qb


Tot Kcal: 441

Procedimento:

Tagliare le verdure e l'ananas a cubetti; far soffriggere la cipolla con un po' di succo di limone e un po' di salsa di soia (io ho omesso l'olio, ma se desiderate è sufficiente utilizzarne un cucchiamo). Quando saranno belle sode e non eccessivamente cotte, spegnere il fuoco e lasciare da parte.
Nel frattempo far bollire l'acqua senza salarla (la salsa di soia è già molto salata).
Cuocere i noodles istantanei per pochissimi minuti, scolarli e saltarli in padella insieme alle verdure e l'ananas, che nel frattempo avremo rimesso sul fuoco. Quando sarà tutto ben amalgamato sfumare con due o tre cucchiai di salsa di soia, in modo da insaporirli e fargli prendere colore.
Eventualmente (se proprio vogliamo festeggiare, il piatto può essere arricchito con un cucchiaio di pan grattato (messo in padella prima i sfumare con la soia) e dei semi di sesamo precedentemente tostati, in modo da dare croccantezza al piatto. Ricordiamoci però che aggiungendo questi ingredienti l'apporto calorico aumenta, quindi regolatevi voi.
Una volta saltati, servire caldissimi.




E per concludere... la colonna sonora della mia giornata di oggi (oltre a Dente, ovviamente).
PS: sappiamo tutti che passerò il weekend a progettare e realizzare ricette e foto anziché scrivere la tesi!!! Aiuto!!!!


Marlene Kuntz - Lieve

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