lunedì 23 aprile 2012

Biscotti allo sciroppo d'acero

Non può piovere per sempre

E invece si. Primo (e ultimo) ricordo che ho della lezione di statistica all'università, 6 anni orsono: "la prima regola della statistica è che non esistono regole, quindi se pensate che è impossibile che esca sempre lo stesso numero, vi sbagliate, è possibile si che esca sempre lo stesso stramaledetto numero (che chiaramente non è mai quello che deve uscire". Con una semplice deduzione mi permetto quindi di contraddire la celebre citazione dal film "Il corvo": Non può piovere per sempre. E invece a quanto pare si, può piovere per sempre, ed è proprio quello che sta succedendo. Ma basta, ma io voglio uscire, ma è maggio ormai, ma io ho lavato il cappotto, ho tolto il piumino, ho messo via gli stivali da pioggia... NO. Ovviamente piove. E continua a piovere. Potrei andare avanti 8 ore imprecando e lamentandomi di questo tempo allegando citazioni musicali (Es: Battiato: " e la primavera tarda ad arrivare"), ma non penso che lo farò, perché alla fine, causa mal tempo, sono stata costretta a passare parecchio tempo bighellonando in casa. Cosa che ovviamente ha stimolato la mia volontà di creazione.
Visto che però siamo comunque in tema citazioni varie vi anticipo che la ricetta di oggi è semplicemente una mera riproduzione della ricetta che troverete nel link. Mi ispirava, e non ho nemmeno avuto voglia di fare sbattimenti a modificarla. (Ovviamento ho omesso il conteggio calorico..in questi casi meglio non sapere!!!!).. La pioggia mi mette di cattivo umore, e il cattivo umore mi ha impedito di elaborare versioni dietetiche di cotale leccornia che vado a proporvi. E poi pensavo. Piove, non si può fare niente, e concediamoci sto biscottino dai!!! 
In realtà non sono ancora riuscita a capire se è stata una geniale idea o un totale disastro, perché sti biscotti sono talmente buoni che altro che concediamocene uno, ma concediamocene un centinaio!!!! Magari nn fate come me tutti nello stesso giorno eh!! (si, pessima idea, lo so)...
Comunque, torniamo a noi... pronti con carta e penna? (so che carta e penna ormai è soppiantato dall'amato mela+c mela+v, ma è sempre bello dirlo ahaa).

A voi i...

Biscotti allo sciroppo d'acero
da: http://cucina.lasignoralaura.com/2011/10/biscotti-allo-sciroppo-dacero-benvenuto-autunno/






Ingredienti:

380 gr di farina
120 gr di burro
65 gr di zucchero
65 gr di zucchero d’acero (o di canna se non lo trovate)
1 uovo
100 ml di sciroppo d’acero

Procedimento:

Versate tutti gli ingredienti, compreso il burro freddo tagliato a tocchetti e lo sciroppo d’acero, nella ciotola, e amalgamate come se voleste fare la pasta frolla. Avvolgete l’impasto ottenuto nella pellicola e mettetelo in frigo a riposare per almeno 30 minuti. Stendete la pasta, ritagliatene dei biscotti e cuocete in forno a 180° per 15 minuti. Sfornateli e spennellateli con ulteriore sciroppo d’acero mentre sono ancora caldi, poi lasciateli raffreddare sulle teglie prima di spostarli in un contenitore per biscotti.






E adesso partiamo con le cose serie... chi di voi ha riconosciuto la "citazione" sul biscotto? Ve l'ho detto che questo era un post pieno di citazioni, vediamo a chi di voi ricorda qualcosa "MANGIAMI"....

E che canzone vi metto oggi?? Beh visto che è appena uscito il disco nuovo, e io comunque li amo... direi Afterhours!!!

Buona settimana a tutti



afterhours - padania

R






martedì 17 aprile 2012

Cake di fave e pecorino

Il mercato del venerdì e il più classico dei cake salati

Perché in fondo il classico non sbaglia mai. Adoro sperimentare, provare abbinamenti (a volte improbabili), mi piace farmi guidare dalla casualità della mia dispensa, e dalla mia ispirazione... Ma i classici non muoiono mai (MAI e per nessun motivo). Film, canzoni, vestiti... classico=sicuro. E anche nel cibo. In un periodo di incertezza e dubbi, decido con tutte le mie facoltà mentali attive e consapevoli di lanciarmi nella realizzazione di un evergreen, un po' perché l'abbinamento è davvero invitante, un po' perché non si sa bene come sia possibile, ma non l'ho MAI provato. Detto. Fatto. 
Aggiungete il fatto che il venerdì di ferie mi ha permesso di fiondarmi al mercato di porta romana del venerdì (mancavo da tempo, ahimè!!)... Risultato? verdure, verdure, verdure e formaggi!!!
Aggirandomi compulsivamente tra le bancarelle vedo, per l'appunto, delle favolose fave che richiamano subito la mia attenzione, spiccando per colore, consistenza soda e croccantezza in mezzo al trionfo di verdure della bancarella del mio amico Sasà (mi ha riconosciuto subito: gli sono mancata). Beh, Sasà, dammi subito 200 gr di fave, che aspetti!!!!! E già che ci sei, dammi anche quelle gustosissime cipolle di Tropea che al supermercato non si trovano mai. Devo ammettere che Sasà non aveva le pesche (mia grande passione), ma lo giustifico, non sono ancora di stagione, e Sasà ha solo la roba buona, fresca, ma al momento giusto. Infatti le pesche ancora non le ha. Prendo quindi le mie borse (anzi, in onore della mia cara amica/collega Giulia le chiamerò SPORTINE) e mi avvio verso casa.
I cake sono sempre stati la mia specialità, oltre ai muffin, mi piacciono, mi vengono bene, e si prestano molto bene sia a esperimenti sia alle fotografie, cosa chiedere di più?
Quindi per non dilungarvi troppo, ecco a voi la mia versione di un classicone: 

Cake di fave e pecorino



Categoria: Antipasto 
Difficoltà: Facile
Tempo di preparazione: 1 ora
Tempo di cottura: 45 min
Quantità per: 1 stampo per plumcake

Kcal Totali: 1404,5
Kcal per pezzo (io l'ho tagliato in 12, ma vedete voi): 117,04*


*il conteggio calorico varia in base alle dimensione delle porzioni e a eventuali ingredienti aggiuntivi a vostra discrezione


Ingredienti:


Farina 00: 150 gr - Kcal 517,5
Uova: 1 intero - Kcal 80
Lievito per torte salate: mezza bustina (8 gr) - Kcal ---
Senape antica in grani: 1 cucchiaio (circa 20 gr) - Kcal 20
Olio EVO: 3 cucchiai - Kcal 324
Pecorino grattugiato: 50 gr - Kcal 166
Parmigiano grattugiato: 50 gr - Kcal 187
Fave fresche (pesate con guscio, crude): 200gr - Kcal 110
Sale e pepe: qb

Procedimento:

Per prima cosa mettere le fave a sbollentare in acqua salata (non troppo), e, trascorsi 10 minuti, scolarle e farle raffreddare sotto un getto di acqua gelida. Sgusciamole.
Nel frattempo sbattere le uova con l'olio, aggiungere la senape, sale, pepe, pecorino e parmigiano, le fave e la farina. Mescolare in modo da amalgamare in modo non troppo omogeneo, e per ultimo aggiungere il lievito. Mescolare un'ultima volta per far assorbire il lievito e versare l'impasto in uno stampo per plumcake foderato di carta da forno, oppure, meglio, in silicone.
Infornare a 180° per circa 45 minuti, ma come sempre, al forno non si comanda, quindi vale la prova stecchino!








Consapevole del fatto che sia una ricetta classica, forse anche banale, ho voluto metterci il mio solito zampino aggiungendo l'ingrediente che fa la differenza: la senape in grani. La senape, molti lo ignorano, ha ben poche calorie. E' infatti un ottimo sostituto dell'intramontabile olio, per condire le verdure. Poi va a gusti. A me piace molto, e tendenzialmente, a meno che non sia di fronte all'olio di un frantoio pugliese (o di quel paese del Portogallo che solo i miei compagni di viaggio possono ricordarsi), la uso in quantità industriali.
Questa meraviglia diventa un ottimo sostituto degli 80gr di pane o del pacchetto di cracker conteggiati nella mia dieta, e, crepi l'avarizia, è ottimo con la - appunto - classica crema di aceto balsamico...(si nota che ne vado matta??!!?!)... 
E alla fine, come sempre, la canzone che mi ha accompagnato quel venerdì mattina, sola, nella mia cucina, sola coi miei grandi classici.

A voi


The Beatles - Come together

R





lunedì 9 aprile 2012

Hot Cross Buns senza Cross

Pasqua, Pasquetta, Grigliate saltate e dintorni.

Giorno di pasquetta. Milano semi-deserta. Temperatura fuori: accettabile, ma non così accettabile da spingerci alle grigliate. E poi cosa succede? che la pasquetta diventa una domenica atto II, quindi NOIA.
Ma che problema c'è...rimediamo subito con un aperitivo..(bramato da una settimana). Eh si, perché ieri era Pasqua, quindi abbiamo mangiato tutti... e io non contenta, mi concedo anche l'aperitivo. 
Ma facciamo due passi indietro. Ieri era Pasqua. Non che sia una festività che mi interessi molto, se non perché mi è servita da ispirazione per proporvi questa ricetta, che, col mio tocco, riproporrò per le mie future colazioni. 
Ultimamente mi sto dando al pane.. E' troppo soddisfacente, mi viene bene, mi piace e lo sfrutto come colazione!!! 
Partendo dal presupposto che io ho una strana predilezione per i dolci non molto dolci, questi panini si prestano molto bene a questa nobile causa. Ovviamente sono stati rielaborati dalla sottoscritta per essere EDIBILI anche fuori dai tempi di feste!!!

Conoscete gli hot cross buns? Io non molto, ma ultimamente tutti i blog spopolavano di queste ricette, così ho pensato di darci un'occhiata.. E ho fatto bene!!! Sono dei panbrioches - li definirei - ma non così dolci, che ben si prestano a farciture golose (che magari a colazione io eviterei). Il concetto è semplice comunque, li ho visto, mi ispiravano, sembravano anche fotogenici..e così...FACCIAMOLI!!!!
Io se non ci metto del mio non son contenta, così.. vi presento la mia versione degli inglesissimi Hot Cross Buns


Gli hot cross buns senza cross



Categoria: Dolce (ma non troppo)
Difficoltà: Facile
Tempo di preparazione: 3 ore (compreso il tempo di riposo)
Tempo di cottura: 15-20 min
Quantità per: circa 16 panini di dimensioni medie

Kcal Totali: 2146,7
Kcal per pezzo: 134,16*


*il conteggio calorico varia in base alle dimensione delle porzioni e a eventuali ingredienti aggiuntivi a vostra discrezione




Ingredienti:

Farina 00: 450 gr - Kcal 1552,5
Zucchero: 50 gr - Kcal 196
Lievito di birra: mezza bustina (8 gr) - Kcal ---
Cannella: qb - Kcal ---
Latte (Weightwatchers): 40 ml - Kcal 13,2
Uova: 1 - Kcal 160

Scorza di limone e scorza di arancia: qb - Kcal ---
Burro - 30 gr - Kcal 225
Sale: un pizzico - Kcal ---

Procedimento:

In una ciotola, versare 150 ml di acqua tiepida insieme a un cucchiaio di zucchero (prelevandolo dai 50 gr della ricetta), e aggiungere il lievito. Far riposare 10 minuti in modo da far attivare il lievito.
Setacciare con cura la farina con la cannella e il restante zucchero, in una ciotola. Aggiungere le scorze di limone e arancia.
Versare nella ciotola con la farina il lievito, il latte e il burro leggermente ammorbidito. Amalgamare bene e aggiungere l'uovo. Impastare bene dapprima con un cucchiaio di legno, proseguendo poi con le nude mani.
La ricetta originale prevede a questo punto l'aggiunta di 75 gr di uvetta, ma siccome io odio anche l'uvetta, ho omesso questo passaggio (tutte calorie risparmiate). 
Impastare fino a ottenere un impasto liscio ed elastico. Io ho impastato per una decina di minuti, almeno finché l'impasto non inizia a essere meno appiccicoso e si stacca con più facilità dalle dita. Formare una palla, coprire con un panno umido e porre a lievitare in un luogo asciutto per circa 2 ore, fino al raddoppio.
Trascorse le due ore, prelevare l'impasto, lavorarlo ancora brevemente e dividerlo in tante palline quante ne volete. A me ne sono venute 16, ma dipende dalle dimensioni che desiderate.
Porre le palline in una teglia foderata con carta da forno abbastanza distanziate l'una dall'altra. 
Con un coltello praticare un'incisione sulla superficie di ciascuna pallina, a forma della tipica croce (che in teoria andrebbe riempita poi di glassa). Coprire nuovamente e lasciar riposare ancora una mezzoretta.
Nel frattempo accendere il forno a 200° (dipende sempre dal forno).
Trascorsa la mezzora infornare i paninetti (che nel frattempo saranno lievitati ancora), per circa 15 minuti (occhio al forno, di nuovo). 
Sfornare e lasciar raffreddare.
A questo punto andrebbe aggiunta la glassa nella croce incisa, ma io odio abbastanza la glassa, quindi li ho lasciati così come sono venuti, belli, morbidi e dorati, ma senza croce!!!
La cosa particolare di questi deliziosi panini è che, a parte sprigionare un profumino inebriante di cannella e agrumi (un connubio che io AMO), sono sofficissimi, morbidissimi e briochiosissimi!!!
Ok, non saranno proprio come quelli dei libri inglesi, ma alla fine... siamo inglesi??? e poi comunque, vige la sacrosanta regola: risparmiare calorie laddove si può!
Io scommetto che questa versione è anche meglio dell'originale!!!! 


























Ok, adesso è il momento di confessarvi la "chicca" di questa ricetta. 
Essendo un impasto non eccessivamente dolce è ottimo per essere farcito come meglio si crede...
volete sapere come ho fatto io? 
Ecco vabeh lo ammetto..ho sgarrato in pieno.. ma a Pasqua ormai... tanto è festa, e nelle feste si mangia a volontà! Ecco comunque l'ho tagliato a metà e ci ho infilato dentro (senza scaldare ne altro) un bel quadratone di cioccolato di Gobino... Non avete idea.. il mix di poco dolce/dolce del gianduia con nocciole... ha creato un mix paradisiaco che dimenticherò a fatica!!
Per fortuna il cioccolato di Gobino è rimasto a casa di mamma e papà, e gli hot cross buns sono finiti, se no era davvero impossibile resistere!!!!



Ammetto che ho rivisitato parecchio questo classicone inglese, ma alla fine che gusto c'è se non ci metto un po' di me in tutto quello che faccio?
(Si, comunque quelli che vedete in foto dovevano essere le incisioni a forma di croce.. non propriamente diciamo perfette :-P)

Beh ora le vacanze son finite, domani si torna al lavoro, e all'alimentazione regolare... La regina delle schiscette torna!!!

Non potevo comunque non accompagnare questa ricetta con una canzone del mio amore Manuel Agnelli (visto che è Pasqua, rimango sul pezzo).. direi che si addice particolarmente:



Afterhours - Carne Fresca

Buona Pasqua (anche se ormai è finita) a tutti.

R